Viaggi: spostamenti raccomandati tra paesi con profili di rischio simili, afferma il piano UE
Ai paesi europei verrà consigliato di aprire le frontiere ai paesi con profili di rischiosità simili.
È quanto previsto del piano di rilancio UE per risanare il settore turistico, aspramente colpito dalla crisi indotta dal Coronavirus.
Mercoledì la Commissione europea raccomanderà un approccio graduale alla riapertura delle frontiere, il che significa che i paesi dell’UE con “profili di rischio globale simili” si apriranno ai turisti dei rispettivi paesi, secondo quanto riporta il Guardian.
“Le restrizioni sui viaggi dovrebbero prima essere revocate in aree con una situazione epidemiologica comparabile e in cui siano disponibili sufficienti capacità in termini di ospedali, test, sorveglianza e capacità di tracciamento dei contatti”,
afferma il piano UE.
Il progetto è stato segnalato per la prima volta dal sito web Euractiv.
L’esecutivo dell’UE ha precedentemente espresso disagio riguardo ai “corridoi turistici”, in base ai quali gli Stati membri fanno accordi bilaterali per aprirsi ai reciproci turisti, ma ora sembra pronto ad accettare tali accordi.
Turismo: il piano UE per rilanciare il settore
L’UE include alcuni dei paesi più colpiti dalla pandemia – in particolare Spagna e Italia – insieme ad altri Stati come la Grecia e la Repubblica ceca che finora hanno limitato l’impatto della pandemia.
L’obiettivo dell’UE è salvare l’industria turistica europea, che rappresenta il 10% della produzione economica dell’UE, più in Italia, Spagna, Croazia e Grecia.
Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha annunciato che intendeva aprire le frontiere ai visitatori di paesi sicuri, come la Germania e la Repubblica ceca, come parte degli sforzi per proteggere l’industria turistica alpina.
Estonia, Lituania e Lettonia riapriranno le proprie frontiere a partire dal 15 maggio, creando una “bolla di viaggio” baltica.
“Abbiamo mostrato un buon esempio affermando, molto chiaramente, che solo i paesi che hanno affrontato con successo la situazione possono aprirsi”,
ha detto il primo ministro della Lituania, Saulius Skvernelis.