Riflettori puntati su Virginia Raggi e le intercettazioni telefoniche sul caso rifiuti a Roma. Salvini chiede le dimissioni e Di Maio insorge
Le intercettazioni di Virginia Raggi insieme a Lorenzo Bagnacani hanno oramai fatto il giro di tutti, nonostante abbia dalla sua parte una schiera di avvocati pronti a difenderla. Ma i vice premier non sono dello stesso avviso.
Le intercettazioni del Sindaco di Roma
Ieri sera sono circolate le intercettazioni delle conversazioni tra il Sindaco di Roma e l’ex ad di Ama Lorenzo Bagnacani. Il timore più grande – come si evince da Il Messaggero – è che altri audio possano emergere e quali possano essere utilizzati “contro” di lei.
Sembra che la registrazione non sia una sorpresa, in quanto Bagnacani fosse solito registrare le conversazioni con l’I-Pad: ora però la domanda è che cosa hanno in mano Procura e stampa.
Il Sindaco ospite al programma Piazza Pulita cerca di difendersi, deridendo però a tratti il vice premier Matteo Salvini che ne ha chiesto le dimissioni:
“Invece di cambiarsi le felpe, vada a lavorare”
Le parole di Di Maio e Salvini
Il vice premier Di Maio si è dimostrato imbarazzato e molto adirato dalla situazione. Sembra infatti che nessuno si sia schierato in favore del Sindaco e siano girate frasi come:
“con lei è sempre così”
Visto che il vice premier Di Maio si è ritrovato come nei primi mesi di mandato, con la questione chat interne che si stavano diramando sul web.
Stesso discorso vale per il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, che invita la Raggi a dimettersi in quanto non in grado di mandare avanti una città difficile e compromessa come Roma.