Il virus misterioso 2019-nCoV sta evolvendo, ecco come possiamo proteggerci se dovessimo viaggiare in Cina.
Il virus misterioso 2019-nCoV secondo le autorità sanitarie cinesi, sarebbe una mutazione di una malattia dei pipistrelli. Sembrerebbe che si sia adattato al nostro organismo e attualmente si potrebbe essere passare da persona a persona. L’infezione di questo corona virus sarebbe partita dalla città di Wuhan,dove il 18 gennaio è stato confermato il quarto decesso provocato da 2019-nCoV. Si sono registrati 136 casi negli ultimi 2 giorni.
Come proteggersi dal 2019-nCoV
Le possibilità di contagio di questo corona virus in Cina potrebbero essere molto alte, complice l’imminente capodanno che si festeggia il 25 gennaio. A causa di questi festeggiamenti possano far uscire la malattia dal paese, cosa che già si sta verificando dato che i primi casi si sono verificati in Corea del Sud, Thailandia e Giappone. Si ritiene che difficilmente possa arrivare in Europa e in Italia. Nel caso in cui ci si debba recare in Cina, come possiamo prevenire il contagio? Il Ministero della Salute ha diffuso un vademecum – come riportato anche da FanPage:
- recatevi in Cina esclusivamente per viaggi necessari
- prima di recarvi in Cina, vaccinatevi almeno due settimane prima per l’influenza stagionale
Se siete in Cina
- evitare di visitate i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi
- evitare d’entrare in contatto con persone che hanno sintomi respiratori.
- mantenete l’igiene delle mani, lavando le mani con acqua o sostanze a base di alcool
- mantenete l’igiene delle vie respiratorie, per esempio starnutite o tossite in un fazzoletto, usate una mascherina e gettate i fazzoletti usati, lavando le mani immediatamente
- evitare carne cruda o poco cotta, lavate bene frutta e verdura, bevete solo bevande in bottiglia.
Infine, se vi sentite male mentre siete nel Paese, rivolgetevi subito ad un medico. I sintomi respiratorio sono tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie. Lo stesso dicasi se dopo un viaggio in Cina, sviluppate i medesimi sintomi entro i 14 giorni successivi al rientro.