Caso Willy Branchi, la svolta a 30 anni dall’omicidio. Il fratello: “Anni di dolore”

Una vera e propria svolta nel caso di Willy Branchi, il ragazzo trovato morto 30 anni fa sulle rive del Po. Lo speciale de Le Iene è pronto a raccontare i dettagli

Caso Willy Branchi
Caso Willy Branchi

Sono passati 30 anni da quel terribile ritrovamento di Willy Branchi e domani il programma televisivo di Italia Uno Le Iene, si occuperà del caso grazie ad uno speciale.

La tragedia di Branchi

Era il 30 settembre 1988 quando il ragazzo di 18 anni venne barbaramente ucciso e abbandonato, sulle rive del Po.

Una storia travagliata che non ha mai trovato la luce: il corpo del povero ragazzo fu ritrovato nudo e fracassato da un colpo di pistola da macello.

Una vera e propria esecuzione, con un testimone chiave – Don Tiziano Buscagnin – sospettato di aver rilasciato dettagli e informazioni non veritiere al Pm.

Si è pensato subito ad un caso di pedofilia, ad un “castigo” perché forse la giovane vittima sapeva troppo e avrebbe voluto denunciare i fatti.

La svolta nel caso

Uno speciale de Le Iene andrà in onda domani – domenica 19 maggio – per parlare di questo tremendo omicidio ma sopratutto della svolta sul caso.

Nella giornata di venerdì c’è stato un tassello che ha fatto ricredere i familiari della vittima, con la riapertura delle indagini e l’iscrizione nel registro degli indagati di alcune persone – accusate di omicidio volontario.

I nomi non sono stati divulgati nemmeno alla famiglia del giovane ragazzo, viste le delicate indagini a tappeto che si stanno svolgendo in queste ore.

Il fratello Luca Branchi ha postato il suo pensiero su Facebook, evidenziando che dopo anni di dolore e sofferenza finalmente si ha una “buona” notizia:

“siamo davvero ad un punto di svolta. i soggetti indagati dovranno spiegare molte cose!”

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