Ylenia Carrisi è scomparsa ormai 25 anni fa. Il detective che si è occupato di ritrovarla e di mettersi sulle sue tracce rivela un dettaglio particolare
Qualche mese fa, il detective che si è occupato delle indagini sulla figlia di Al Bano e Romina Power, Ylenia Carrisi, ha deciso di rompere il silenzio e di chiudere il caso una volta per tutte rivelando delle cose che hanno sconvolto tutti.
Ylenia Carrisi, le parole dell’investigatore e le ultime rivelazioni
Un sito americano che si occupa di persone scomparse, proprio come Ylenia Carrisi, ha voluto riportare un raro intervento dell’investigatore che si occupò della scomparsa della figlia dei due cantanti, Frank Crescentini, e che per anni è passato in sordina, nonostante contenesse delle notizie e delle considerazioni davvero importanti. Si tratta di un intervento che l’investigatore fece nel lontano 2017.
L’investigatore, per anni ha ricevuto anche insistentemente non solo dai familiari ma anche e soprattutto dai fan curiosi e ossessionati dalla sorte della ragazza, mail in cui si chiedevano aggiornamenti circa il caso, email provenienti da tutto il mondo.
L’uomo, innanzitutto chiarisce il motivo per cui Ylenia insisteva tanto nel voler stare a New Orleans, una città viva multiculturale che le serva per scrivere il libro al quale stava pensando. Nel corso degli anni, l’investigatore ha letto di tutto sulla ragazza, dalla possibile relazione con l’amico Masakela, all’uso di droghe. Ma niente di tutto questo è stato provato. Tutte storie, secondo l’uomo che ha seguito le tracce di Ylenia che servivano a vendere copie.
Ylenia Carrisi, 23 anni bionda con gli occhi verdi, è scomparsa il 6 gennaio, una settimana dopo essere arrivata a New Orleans. Dietro ha lasciato il passaporto e alcuni bagagli. Quella notte una giovane donna, il cui corpo non è mai stato ritrovato, saltò nel fiume Mississippi ai margini del quartiere francese sparì nel nulla.
Le rivelazioni del console italiano Federico Mazza
Ylenia e i suoi genitori vennero a New Orleans in vacanza nel luglio dell’anno precedente la scomparsa, dice Fabrizio Mazza, il console italiano a New Orleans, e proprio in quell’occasione che la primogenita della coppia conobbe Alexander Masakela, un cornettista di 54 anni che già aveva precedentemente incontrato i Carrisi e Ylenia in Italia nella città a Cellino. Incantata dalla città e apparentemente da Masakela, Ylenia rimase in America, nonostante il rientro dei suoi. Il motivo? Continuare a scrivere il suo libro.
L’investigatore però rivela che secondo le loro indagini la ragazza si è precipitata in Florida due giorni dopo, dicendo ai suoi genitori che temeva che due uomini stessero cercando di drogarla e ucciderla. Tuttavia, Ylenia, che era in congedo dai suoi studi all’Università di Londra, tornò a New Orleans il 30 dicembre. Romina diceva che sua figlia voleva “trovare i personaggi per un libro che stava scrivendo”. Non temeva assolutamente per la figlia, forse perché credeva che avesse scherzato o esasperato una situazione: nessun poliziotto ha riferito nulla di questa faccenda.
Poi Ylenia si unì ai musicisti di strada e ai senzatetto e prese appunti. Rimase con Masakela in un hotel trasandato in St. Charles Street, a cinque isolati dal quartiere francese, dove Masakela suonava. Mike Stark, proprietario di un negozio di maschere e cappelli del quartiere francese chiamato The Little Shop of Fantasy, ha detto che alcuni senzatetto che conosce gli hanno detto che Ylenia si è impegnata sul serio per diventare una persona di strada assaporando la vita libera.
Il 6 gennaio. Alle 23, una giovane donna è saltata sul fiume Mississippi vicino all’Aquarium of the Americas, ai margini del quartiere francese. Poco prima, aveva detto a una guardia di sicurezza, Albert Cordova con occhiali da vista molto spessi “Io appartengo all’acqua”. La donna nuotò attraverso le forti correnti d’acqua scura per circa 100 metri verso il centro del fiume.
Poi arrivò una chiatta che faceva ondate. La donna gridò aiuto e poi svanì nel nulla. La Guardia costiera ispezionò 90 miglia del fiume, quasi fino al Golfo del Messico, e trovò solo il corpo di un uomo non identificato.
La guardia di sicurezza, Albert Cordova, vedendo le foto di Ylenia ha riconosciuto in lei la donna che gli ha parlato e si è gettata nelle acque del Mississippi.
I suoi genitori sentirono per l’ultima volta la sua voce nel 1 gennaio. I due non si arresero subito all’idea che quella che era morta nel fiume fosse Ylenia. Infatti, cominciò un’indagine per trovarla. In un’ultima intervista, lo stesso Masakele ha rivelato: ‘Credo che Ylenia adesso sia al sicuro’. Parole che mettono i brividi, perchè possono far pensare che sia stata rapita. L’investigatore non sa dove sia Ylenia ma anche lui sostiene che la ragazza sia ancora viva e che la storia del tuffo nel Mississippi sia stata solo una messa in scena.
Il corpo non è mai stato trovato.