Yulen, il bambino caduto nel pozzo a Malaga, non da alcun segno di vita e i soccorritori vogliono raggiungerlo al più presto.
Un lungo lavoro di trivellamento che ha permesso di terminare il tunnel, che dovrebbe portare al ritrovamento e salvataggio del piccolo Yulen. I soccorritori sono però preoccupati e temono di non trovarlo vivo.
Il salvataggio di Yulen
Era stata fatta una previsione dai soccorritori, che pensavano ottimisticamente di poter tirare fuori dal pozzo il bambino entro la giornata di ieri, lunedì 21 gennaio. Purtroppo i piani sono dovuti cambiare a causa delle avversità del tempo e l’impatto con alcune rocce spesse che sono state trovate a 18 metri di profondità.
Un cantiere aperto molto grande, con soccorritori professionisti che cercano di ridurre i tempi di salvataggio seppur ogni elemento sembra essere contrario e dare un problema dopo l’altro. Secondo le ultime indiscrezioni i tre tunnel che dovrebbero portare a Yulen sono stati terminati: due paralleli al pozzo sia sulla sinistra e sia sulla destra, con uno orizzontale dalla distanza di circa tre metri l’uno dall’altro.
La grande paura è il fatto di non aver avuto alcun segno di vita da parte del piccolo – intrappolato all’interno del pozzo dal 13 gennaio – e non sapere quale sia la sua posizione, se abbia o meno sbattuto la testa. Preoccupa anche la sua disidratazione, mentre si è ottimisti sul discorso ossigeno in quanto l’aerea sottostante non ne è sprovvista.
I genitori di Yulen pregano
I genitori del piccolo, Josè e Vicky sperano nel miracolo e sanno che il figlio maggiore – deceduto a tre anni per infarto nel 2017 – sta vegliando sul fratellino in pericolo:
“Abbiamo un angelo lassù che ci aiuta”
Non resta che attendere quello che accadrà nelle prossime ore, sperando in un lieto fine.